Melo James Grieve

Il Melo James Grieve è una varietà di scarsa vigoria che fornisce grandi raccolti regolari. Produce frutti di circa 7 cm di diametro, di forma sferica appiattita, con buccia liscia gialla striata di rosso. La polpa gialla è tenera, succosa, con un buon equilibrio zucchero/acido, molto profumata. La raccolta avviene a settembre. La conservazione è di breve durata: circa 1 mese. Il Melo James Grieve non è autofertile. È sensibile alle malattie.

Il melo è un albero autoctono in Europa, e in particolare in Francia dove la sua presenza è attestata fin dall'antichità. Il Melo James Grieve è una varietà ottenuta da un seme franco realizzato da James Grieve, in Scozia. La natura del seme è controversa: si parla di Pott's Seedling e di Cox orange Pippin. È commercializzato dal 1890.

Il Melo James Grieve è un albero dal portamento cespuglioso con una corona stabile e ben fornita. La potatura è importante: produce molti rami. È molto produttivo, quindi è necessario diradare per evitare la piccola dimensione dei frutti e la comparsa di malattie.
Il suo fogliame è composto da foglie molto grandi, ovali, un po' pelose e di colore verde brunastro sopra, bianco verdastro sotto, profondamente dentate.
La fioritura avviene all'inizio di aprile. La fioritura non teme il gelo. Il melo è quindi adatto alla coltivazione in tutte le regioni. Auto-sterile, è necessaria la presenza di meli la cui fioritura avviene nello stesso periodo. Le varietà 'Transparente bianca', 'Summerred', 'Vista Bella', 'McIntosh' e 'Cox Orange' sono le più adatte.
La fruttificazione è precoce. Inizia a settembre e i frutti si conserveranno al fresco (cantina o frigorifero) per un mese. I frutti, di circa 7 cm di diametro, sono di forma sferica appiattita, con buccia liscia gialla striata di rosso. La polpa gialla è tenera, succosa, con un buon equilibrio zucchero/acido, molto profumata.

Queste mele sono particolarmente buone da mangiare fresche o in composta. Possono naturalmente essere consumate in dolci, cotte, in marmellate, gelatine e in piatti salati, in abbinamento con formaggi normanni ad esempio.