Hakea victoria

Piante per gli amanti delle sfide. Questa sorprendente pianta perenne arbustiva è coltivata per l'attrattiva delle sue grandi foglie coriacee il cui colore varia dal verde-grigio al giallo arancio e al rosso a seconda delle stagioni. Si tratta di una cugina delle protee abituata al caldo e alla siccità, ma sensibile al freddo e al vento. Strana, spettacolare e affascinante, si coltiva preferibilmente in vaso grande al di fuori delle zone più miti del nostro paese, non solo per controllare la composizione del substrato di coltivazione, ma anche perché è imperativo riporre la pianta al di sotto dei -5°C.

L'Hakea reale è una pianta perenne arbustiva della famiglia delle proteacee. È endemica delle regioni costiere e semi-desertiche dell'Australia Occidentale dove è stata scoperta nel 1847 dal botanico James Drummond. L'ovest dell'Australia è più caldo e più secco rispetto al sud-est della Francia, il che spiega la preferenza dell'Hakea victoria per il nostro litorale mediterraneo, molto secco in estate, mite in inverno. In regioni umide, il fogliame sviluppa raramente la colorazione intensa che costituisce tutto l'appeal di questa pianta. Strane sotto ogni aspetto, le proteacee hanno bisogno del fuoco per far germogliare i loro semi. L'Hakea sviluppa diverse steli spessi, poco ramificati, conferendole una postura eretta e stretta. Raggiungerà in media i 2 m di altezza per 1 m di larghezza in condizioni ottimali. Gli steli portano foglie alterne, tondeggianti, ondulate, coriacee, rigide, concave, che misurano circa 20 cm per 12 cm. Sono fortemente dentellate e provviste di spine lungo il bordo. Il lembo, solcato da nervature chiare molto visibili, assume una vasta gamma di colori dal crema al giallo, all'arancione e al rosso, ancor più accentuati se il terreno è secco. La fioritura avviene da febbraio a marzo, all'ascella delle grandi foglie. Si tratta di infiorescenze composte da 26 a 40 piccoli fiori bianco-crema a giallo pallido, poco interessanti dal punto di vista ornamentale ma molto visitati dagli insetti impollinatori. Danno poi origine a baccelli legnosi lunghi circa 25 mm contenenti due semi alati. Questi baccelli rilasciano i semi solo dopo il passaggio del fuoco.

L'Hakea victoria è una pianta sensazionale che non lascia indifferenti. Si insedierà preferibilmente nei giardini costieri riparati, risparmiati dalle forti gelate, su terreno leggero, povero, sabbioso. Particolarmente adatta al clima mediterraneo, si accontenta dei terreni ingrati, secchi ad aridi, e farà bella figura isolata, su grandi pendii o sullo sfondo dei massicci in giardino arido, ma sempre in posizione sgombra, a pieno sole. In un giardino esotico, si potrà associare alla Viperina delle Canarie o di Madeira, alle Puya, Euphorbia characias, Euphorbia mellifera, Leptospermum, ai Leucadendron, o ancora al Melianthus major.

Un sistema radicale originale, adattato ai terreni poveri e secchi:

Le piante che crescono in terreni poveri di elementi nutritivi spesso sviluppano una simbiosi con funghi del suolo che favoriscono l'assorbimento di acqua e nutrienti. Ma le proteacee hanno scelto un'altra strategia: sviluppano una grande quantità di radici laterali particolari lungo tutta la loro radice. Queste radici sono chiamate proteoidi, e sono indotte dalla pioggia, sviluppandosi sotto il mucchio di foglie morte che copre il piede della pianta. La pioggia favorisce il decadimento delle foglie che si traduce nella liberazione di nutrienti. Queste radici effimere si seccano di solito alla fine del periodo di crescita. Hanno un'attività di assorbimento dell'acqua e dei nutrienti due volte superiore rispetto alle radici "normali".