Gladiolus primulinus Mirella

Il Gladiolus nanus Mirella è una varietà di gladiolo di dimensioni modeste, con fiori lucenti e linee leggere, la cui rusticità consente una coltivazione in piena terra tutto l'anno sotto i nostri climi, mediante una buona pacciamatura >in inverno. Questo bulbo produce, dalla fine della primavera fino in piena estate a seconda del clima, spighe ben fornite di fiori rosso-arancio macchiati di carminio. Un ibrido poco piantato nei giardini, che ha grandi possibilità di cambiare il punto di vista dei detrattori di questa pianta spesso considerata troppo rigida e dall'aspetto artificiale. Affascinante, naturale e grazioso, si integra bene meglio dei grandi ibridi in aiuole romantiche o un po' selvatiche.

Il genere Gladiolus appartiene alla famiglia delle iridacee, le varietà coltivate sono ibridi suddivisi in 3 grandi gruppi : Grandiflorus (a fiori grandi), Primulinus (precoce) e  Nanus (farfalle). 'Mirella' fa parte dei Primulinus, caratterizzati da fiori piuttosto piccoli e spesso maculati, disposti irregolarmente su fusti alti da 60 a 70 cm, ognuno portante fino a 20 fiori. Il petalo superiore di ogni fiore ha una forma di elmo ricurvo.

'Mirella' è un cultivar introdotto sul mercato nel 1993, molto popolare per la sua bella vigoria unita a una vera eleganza. Si tratta di una pianta erbacea perenne, con foglie sottili a forma di spada disposte a ventaglio che formano un ciuffo alto 70 cm. Le foglie sono sovrastate da un'infiorescenza a spiga con fino a 7 boccioli, i cui fiori che assomigliano a quelli di alcune orchidee, o anche a quelli dei cannas, sono portati da fusti molto sottili, ben verticali. Sono qui di un arancio rosso striato di carminio, con riflessi satinati. L'organo di riserva è un cormo, si tratta di un pseudo-bulbo corrispondente a un fusto rigonfio munito di squame. Ogni cormo produrrà 2 o 3 steli fiorali.

I gladioli e i loro lunghi steli colorati sono il simbolo degli anni '70 e delle composizioni floreali un po' rigide. Se sono insostituibili nei bouquet, nei giardini, la loro silhouette ha bisogno della vicinanza di piante dal fogliame opulento che metteranno in risalto la loro fioritura carica, ma follemente romantica. Piantate 'Mirella', affascinante e scintillante, nei massicci di graminacee, in compagnia di nontiscordardimé e di lino perenne ad esempio. Giocate sul bianco di alcuni astromelie o aquilegie, per l'eleganza e aggiungete qua e là un fogliame argenteo di artemisia o di Stachys lanata. I gladioli sono abituali nei giardini di cura, dove accompagnano le verdure fino nell'orto. Per la composizione dei bouquet, tagliate gli steli fiorali quando il primo fiore si schiude. Piantateli a distanza di due settimane dall'inizio della primavera fino alla fine di giugno per fiorire in casa e in giardino per tutta l'estate. 

 
Il gladiolo deve il suo nome alla forma delle sue foglie a spada, derivato dal latino gladius. Le sue forme selvatiche erano spesso rappresentate nei gioielli o su tappeti e tessuti realizzati dai semiti prima dell'era cristiana.