Cavolo cappuccio Tête de Pierre F1 - Vilmorin

Il Cavolo Cappuccio Testa di Pietra F1 è una varietà precoce e produttiva destinata alle semine di primavera ma anche di fine estate e autunno. Questo cavolo offre belle teste tonde (circa 1,5 kg), molto resistenti all'ingiallimento e allo scoppio. Si semina da febbraio a maggio e da agosto a settembre per una raccolta da aprile a novembre.

Il Cavolo a testa o Cavolo cappuccio è una verdura a foglia molto popolare, fa parte degli imprescindibili dell'orto e se ci piace tanto, forse è tanto per il suo sapore quanto per l'aspetto generoso delle teste che forma.

Chiamato indifferentemente Cavolo cappuccio o Cavolo a testa (in latino Brassica oleracea capitata, capitata significa "testa"), questa bella pianta orticola appartiene alla grande famiglia delle Brassicacee (ex Crucifere). Originaria dell'Europa, è una pianta biennale coltivata come annuale che produce una testa più o meno serrata, che può essere rotonda, leggermente appiattita o decisamente conica nelle varietà appuntite. Le foglie del Cavolo a testa sono lisce e il loro colore varia a seconda delle varietà: dal verde molto chiaro, quasi bianco, al verde scuro talvolta leggermente bluastro, al rosso tendente al viola fino al quasi nero.

Il Cavolo, sebbene sia emblematico dell'inverno, può essere seminato e raccolto per quasi tutto l'anno. Le varietà sono generalmente raggruppate in tre grandi categorie: i Cavoli da primavera che si raccolgono dalla fine di aprile a giugno, i Cavoli d'estate e d'autunno per il periodo da luglio e quelli d'inverno che permettono, insieme ai porri e alle pastinache, di aspettare fino alle prime raccolte primaverili.

Il Cavolo Cappuccio si consuma sia crudo che cotto, si prepara grattugiato in insalata, brasato per accompagnare piatti di carne e pesce, ripieno o anche in zuppe e crauti. Le ricette non mancano, sia in cucina tradizionale che moderna.

Da un punto di vista dietetico, è notevole: il suo valore energetico è basso ma è molto ricco di vitamine C e B6 e B9, contiene anche molte fibre e minerali come il calcio.

Nell'orto, è una verdura facile da coltivare purché si rispettino le sue esigenze: un terreno profondo, un'ottima concimazione e un'umidità regolare. Si posiziona al sole e di solito si trova bene in un clima fresco e piovoso.

NB: Questa varietà porta la menzione F1 per "ibrido F1" poiché si tratta di una varietà ottenuta dall'incrocio di genitori accuratamente selezionati per unire le loro qualità. Si ottiene così una varietà che può essere particolarmente gustosa e/o precoce pur essendo resistente a determinate malattie. A volte criticate o erroneamente assimilate agli OGM, i semi ibridi F1 sono interessanti sia per la loro omogeneità che per la loro resistenza ma, sfortunatamente, le loro qualità non si trasmettono alle generazioni successive: non sarà quindi possibile recuperare i semi per una semina successiva.

Raccolta: si effettua quando il Cavolo forma una bella testa e prima che le foglie inizino a ingiallire. Si effettua con il coltello, tagliando semplicemente appena sotto la testa.

Conservazione: il Cavolo a testa si conserva per diversi giorni in frigorifero. Si congela anche molto bene dopo essere stato sbollentato in acqua bollente salata. Le varietà d'inverno possono anche rimanere in piedi. Infine, la preparazione del crauti (lattico-fermentazione) consente di conservare in modo gustoso le varietà d'autunno a testa bianca.

Il piccolo trucco del giardiniere: Non dimenticare i fiori! Anche se l'orto è soprattutto un giardino destinato a produrre verdure di qualità, è sempre interessante piantarvi dei fiori. Innanzitutto, e anche se la bellezza di alcune verdure come il Cavolo si basta da sola, per il piacere estetico che procurano ma anche per respingere i parassiti e attirare i preziosi impollinatori. Quindi, non esitare a piantare, in mezzo ai filari o lungo il bordo del letto, Gaillardie, Tageti, Zinnie, Cosmea, Nasturzi o anche delle belle aromatiche come l'Aneto. Fai attenzione però a alcune piante, pur utili come la Borragine che tende a auto-seminarsi abbondantemente negli spazi dedicati alle coltivazioni.