Oenothera biennis - Enagra comune

L'Oenothera biennis, l'Onagra bisannuale, chiamata Primula serale, Prosciutto di Sant'Antonio, Valeriana rossa, oppure Prosciutto del giardiniere, è una grande pianta bisannuale introdotta dall'America del Nord diventata familiare nei nostri paesaggi. È facilmente individuabile in estate durante passeggiate al crepuscolo, nei terreni incolti dove brillano i suoi fiori di un giallo quasi fluorescente piacevolmente profumati. Coltiviamo l'onagra bisannuale nell'orto per la sua radice carnosa commestibile una volta cotta, oppure nel giardino ornamentale dove si auto-semina generosamente se lasciamo fare alla natura. Seminatela direttamente in piena terra, in primavera o verso la fine dell'estate. Coltivata al sole, in un terreno ordinario ben preparato. 

L'Oenothera biennis è una pianta erbacea bisannuale appartenente alla famiglia delle Onagracee. È originaria del centro e dell'est degli Stati Uniti ed è naturalizzata in molte parti del mondo. Viene coltivata nei giardini per le sue qualità ornamentali, come ortaggio, o per le sue virtù medicinali e condimenti. È questa pianta che fornisce il prezioso olio di onagra, estratto dai suoi semi. Viene utilizzata in cosmetica e in fitoterapia.

L'onagra bisannuale forma nel giro di due anni un grande ciuffo di steli angolosi, eretti e ramificati, che misurerà tra i 70 cm e 1,30 m di altezza in fiore a seconda della ricchezza e della profondità del terreno. Il primo anno forma solo una rosetta basale. Le sue foglie sono piuttosto lunghe, di colore verde chiaro, con una nervatura quasi bianca. Il lembo è intero, di forma lanceolata, flessibile, coperto da peli fini. La fioritura va da giugno a settembre, il secondo anno. I fiori hanno forma a coppa, composti da 8 petali di colore giallo limone a giallo zolfo. Si aprono alla fine della giornata e appassiscono all'alba. Nuovi boccioli si schiudono ogni sera. La pollinizzazione è assicurata da insetti impollinatori notturni. Il frutto di questa onagra misura 2-3 cm di lunghezza, contiene semi che saranno maturi quando la pianta, giunta alla fine della vita, si sarà seccata. Nel caso in cui i frutti non vengano distrutti, l'onagra si auto-semina abbondantemente. Da notare che i semi sono ricercati da alcuni uccelli come cince, fringuelli, prispoloni, cardellini...

L'Onagra bisannuale ci regala lo spettacolo più bello aprendo i suoi fiori per la notte. Il loro dispiegarsi è visibile a occhio nudo. Nel giardino ornamentale, la semineremo in un prato fiorito, in compagnia di verbasco comune, scabiosa dei campi e verbascum per esempio. L'onagra, chiamata anche 'prosciutto del giardiniere', è talvolta coltivata come ortaggio, nel terreno ricco dell'orto, poiché le sue grosse radici a fuso avrebbero, una volta cotte, il colore del prosciutto e un sapore leggermente dolce e pepato con aromi di carne affumicata. La raccolta delle radici avviene alla fine del primo anno di crescita, prima che la pianta esaurisca le sue riserve nella fioritura. Si consumano anche le foglie che compongono la rosetta basale, il primo anno di crescita. Si aggiungeranno alle minestre e ai ragù. Le foglie più vecchie possono essere consumate in insalata, come quelle della scarola, dopo averle private di luce. Sufficiente per suscitare la nostra curiosità e perché no, associarla alla Mertensia maritima, la pianta dal gusto di ostrica.