Rosa tappezzante The Fairy

Il rosaio The Fairy è una straordinaria creazione del 1932, un'eccezionale realizzazione che ha conquistato i giardini di tutto il mondo, preceduta da una solida reputazione e avvolta in un irresistibile potere di seduzione decisamente contagioso. Bisogna ammettere che questo straordinario rosaio coprisuolo raccoglie le qualità. È innanzitutto apprezzato per la generosità della fioritura, in mazzi di fiori doppi di un rosa fresco e luminoso che sbiadisce leggermente nel corso della stagione. Poi sorprende per la sua salute invidiabile: con una struttura ramificata, estesa e ricadente, arricchita da un fogliame molto sano, si rivela poco esigente, vigoroso, frugale e a suo agio ovunque. Quasi infallibile, questo rosaio è addirittura consigliato al giardiniere alle prime armi. Lui, che sa come nessun altro rendersi indispensabile nel giardino, si installerà ovunque: lungo il bordo, in aiuola, in una piccola siepe, o addirittura in un grande vaso sulla terrazza o sul balcone.

I fiori del Rosa (x) polyantha The Fairy - letteralmente "la fata" - raccolti in mazzetti terminali, derivano dal rosaio polyantha, un antico ibrido proveniente dal Rosa multiflora e dal Rosa chinensis. 'The Fairy' presenta una crescita arbustiva flessuosa e estesa, più larga che alta, parzialmente inclinata. In pochi anni raggiungerà un'altezza di circa 80 cm con un'apertura di 90 cm a 1 m. I fiori, piccoli pompon di 3 cm, molto pieni, a forma di rosetta, leggermente profumati, sono di un rosa luminoso, diventando rosa tenue alla fine della fioritura e sbocciando in grande quantità in ampi mazzi piramidali, da luglio a ottobre-novembre, fintanto che non gela. Questa varietà molto vigorosa e resistente alle malattie sviluppa un fogliame sottile, verde bronzeo, semi-persistente, più o meno opaco a leggermente lucido. I suoi steli rossastri sono punteggiati di spine.

Creazione Bentall 1932.

Il rosaio The Fairy si adatta a tutti i terreni non troppo umidi (anche poveri e secchi) e a tutti i climi, il che consente di accoglierlo senza riserve dal nord al sud del nostro paese. Possiede lunghi rami ricadenti che si adattano perfettamente sulle rocce o su un pendio, dove coprirà il terreno. È possibile piantarlo anche in gruppi di 3 esemplari, disposti a triangolo, isolati su un prato. Piantato in massa, delimita anche i viali e sottolinea le aiuole di arbusti. Si integra perfettamente nelle aiuole di piante erbacee leggere o opulente. Ad esempio, si può associare con gerani perenni (Geranium Blue Cloud, Anne Folkard, Nimbus, Orion), campanule (lactiflora, rapunculoides), nepete, bocca di leone, digitale o altre Stachys. Lasciato libero, formerà un cupo fiorito dalle forme indefinite, follemente romantico davanti a un aiuola di arbusti fioriti composti da abelia, Kolwitzia, seringati, sambuchi o artemisia arbustive ad esempio.