Gleditsia triacanthos Elegantissima

Il Gleditsia triacanthos 'Elegantissima' è una varietà senza spine di Faggio d'America, particolarmente elegante grazie alle sue grandi foglie di un verde chiaro brillante, morbide e più finemente strutturate rispetto a quelle della specie. Si tratta di un piccolo albero deciduo dalla forma colonnare e ben ramificata, talvolta sin dalla base, che si allarga gradualmente con la maturità, offrendo una piacevole ombra. In estate compaiono i suoi infiorescenze mellifere, profumate ma molto discrete, seguite da frutti in lunghe originali baccelli di un marrone rossastro, che contrastano splendidamente con il fogliame autunnale giallo dorato. Piantatelo isolato vicino a una terrazza o mescolato ad altri alberi e arbusti in una siepe viva contrastante. 

Il Gleditsia triacanthos è un albero della famiglia delle Fabacee, affine al carrubo, originario dell'est e del centro degli Stati Uniti (dal Nebraska, passando per la Pennsylvania fino al Texas). La sua crescita è rapida, soprattutto su terreni freschi. I giovani esemplari hanno bisogno di essere protetti dal freddo intenso, ma un albero adulto sopporterà temperature ben al di sotto dei -15 °C. Una volta ben radicato, il faggio d'America è resistente alla siccità estiva. Tollerante a quasi tutti i tipi di terreno, tranne quelli troppo acidi.

Il Gleditsia triacanthos 'Elegantissima' è una selezione orticola che ha il vantaggio di essere priva di spine e di avere un fogliame molto denso, dall'aspetto piumoso. La sua forma colonnare allargata, ariosa verso la cima e la sua vegetazione disposta a 'drappo' lo rendono un albero ombreggiante eccezionale e un luogo di nidificazione ricercato dagli uccelli. Di crescita piuttosto lenta, raggiungerà all'età adulta circa 6 m di altezza per 4 m di larghezza. Il fogliame appare tardi, alla fine della primavera. Le grandi foglie, intensamente divise in piccole foglioline di 2 cm, sono alterne, paripennate, e misurano tra 14 e 25 cm. La colorazione del fogliame, che va dal verde molto chiaro primaverile al giallo dorato in autunno, è accompagnata da una texture lucente che gioca magnificamente con la luce, anche in trasparenza. Spesso ramificato sin dalla base, il suo tronco presenta una bella corteccia scura solcata da crepe, inizialmente di colore marrone rossastro, che diventa grigia. Quest'albero porta fiori maschili e femminili separati. La sua fioritura a giugno-luglio, discreta, è molto mellifera e leggermente profumata. Assume la forma di grappoli allungati lunghi 5-10 cm. I fiori femminili si trasformano in baccelli pendenti, mogano a brunastri e appiattiti, lunghi da 20 a 40 cm, persistenti in inverno, con una polpa dolce ed edibile. Quest'albero possiede un sistema radicale pivotante e profondo, che richiede un terreno anch'esso di buona profondità. 

Si potrebbe chiedersi perché il Faggio d'America senza spine e le sue varietà non siano più piantati in Francia, che sembra accogliere nei suoi giardini solo l'albizia, pur essendo meno rustico e non più facile da coltivare. Forse a causa della sua fioritura insignificante, ampiamente compensata dalla splendore del suo fogliame. In sintesi, è un albero perfetto isolato, in un giardino di belle dimensioni, piantato vicino alla terrazza o a una zona relax, dove offre ombra senza impedire ad altre piante di crescere ai suoi piedi. È adatto anche in fila in un'aiuola o associato ad altri alberi e arbusti in una siepe viva. I suoi colori sorprendenti catturano la luce, rappresentando un'alternativa reale per rompere la monotonia di alcuni fogliami, come quelli dei lillà, filadelfi, corniolo maschio, una volta che le fioriture sono terminate.

Albero ornamentale e pianta utile, il Gleditsia possiede un legno duro e denso, marrone-rossastro, utilizzato localmente per la produzione di pali, traversine ferroviarie, ma anche apprezzato in ebanisteria. Il suo fogliame, ricco di proteine, è un ottimo foraggio per il bestiame. Quest'albero molto adattabile, se prospera in terreni ricchi e umidi, persino mal drenati, alla fine tollera bene terreni secchi in estate, poveri e calcarei, una volta ben radicato ovviamente.