Sium sisarum - Sedanina

Il Chervis, talvolta chiamato Chirouis o Berle des bergers, in latino Sium sisarum, fa parte delle verdure antiche e dimenticate. Servito come contorno alle carni sulle tavole delle feste nel Medioevo, è stato poi sostituito dal panais giudicato di sapore più fine. Si coltiva per le sue radici tuberose lunghe e rigonfie che si consumano cotte come i salsifi e le altre scorzonere. Perenne e molto rustica, la pianta si adatta perfettamente alla permacultura. Prospera in terreno ricco e più o meno umido, esposto a un sole filtrato. Piantatela in primavera, tra marzo e aprile, e raccogliete le radici durante tutto l'inverno.

Il chervis appartiene alla famiglia delle Apiaceae (antecedentemente Umbellifere), come la carota, la barbabietola e il panais. Questa pianta perenne può raggiungere 1,60 m, persino 1,80 m a maturità. I suoi fusti scanalati e ramificati portano foglie lunghe fino a 40 cm, composte da diverse foglioline lanceolate, dentate, di un verde brillante. Piccoli fiori bianchi riuniti in ombrelle compaiono in estate. Il chervis si coltiva soprattutto per le sue radici lunghe e rigonfie raccolte in mazzi, di colore bianco-grigiastro, la cui forma ricorda i tuberi di dalie. La loro polpa bianca mostra spesso un cuore fibroso. In cucina, le radici non hanno bisogno di essere pelate, vanno semplicemente spazzolate e poi divise nel senso della lunghezza per rimuovere il piccolo filamento centrale legnoso. Il chervis si cucina in generale come i salsifi.

La raccolta : il chervis si raccoglie man mano che serve, dopo le prime gelate. Resistente al freddo, può rimanere in terra tutto l'inverno. Per la raccolta, sradicate le piante e tagliate le radici 3 cm sotto il colletto, poi reimpiantate il ceppo.

La conservazione : per apprezzarne appieno il sapore, consumate rapidamente le radici raccolte. Poiché la raccolta avviene man mano che serve, lasciate le radici in terra se non ne avete bisogno immediatamente.

Il trucco del giardiniere : per limitare le annaffiature, vi consigliamo di pacciamare il terreno in estate con sottili strati successivi di sfalci, possibilmente mescolati con foglie secche. Questa protezione, che mantiene il terreno umido, limita anche lo sradicamento delle erbacce. Inoltre, una pacciamatura spessa vi faciliterà la raccolta durante il periodo invernale.