Meconopsis baileyi Alba

Il Meconopsis baileyi Alba, noto anche come Papavero azzurro dell'Himalaya, è una forma rara di questa pianta mitica ambita dai collezionisti. Di una grande purezza, i fiori sublimi di questa pianta perenne rustica sono di un bianco puro con riflessi setosi, riscaldati da un mazzo di stami dorati, portati da steli eleganti e robusti sopra un fogliame peloso di un verde chiaro. Questa varietà è un dono offerto dalla natura, un tesoro che merita di essere provato a seminare in terreno umido e fresco, all'ombra di un sottobosco o di un muro, in luce filtrata. Capita talvolta che un fiore blu spunti tra la massa di corolle bianche.

Originario delle Gole dello Yarlung Zangbo, nel sud-est del Tibet, il Papavero azzurro cresce a un'altitudine di 3000 a 4000 metri; in natura, è già una pianta che si merita! Cresce in luoghi più o meno ombrosi e umidi, in un terreno piuttosto neutro, umido e profondo. Capricciosa, può appassire da un giorno all'altro senza apparente motivo. Il cultivar Alba è una forma rara che si propaga fedelmente per semina. È una pianta perenne rustica a crescita rapida, che mostra una forma a rosetta da cui emergono steli floreali alti 90 cm. La rosetta basale, con un diametro di 40 a 50 cm, è composta da foglie cordate e ovali, di un verde piuttosto chiaro, pelose e con un lungo picciolo. Gli steli floreali più o meno ramificati presentano diversi fiori da 8 a 10 cm di diametro, di una consistenza un po' traslucida e setosa, bianchi. Il loro centro dorato è composto da un ovario a piatto circondato da una gonnellina di stami. La fioritura è seguita dalla formazione di capsule brune piene di piccoli semi sferici neri.

Spesso difficile da mantenere nei nostri giardini, il Papavero azzurro è comunque perenne, rustico e prolifico. Per mettere tutte le possibilità dalla tua parte, cerca e trova il luogo più freddo del tuo giardino, ai piedi di un muro esposto a est o a nord, in un terreno ben drenato e ben lavorato, dove ai margini di un sottobosco esposto al sole del mattino. Piantalo in grandi masse, dà spazio e lascia fare alla natura. Il Meconopsis baileyi e le sue varietà sembrano essere le più facili da coltivare in climi più caldi e secchi d'estate rispetto a quelli del suo paese d'origine, cioè sotto il nostro clima francese. Bisogna tenere presente che questa pianta subisce il monsone estivo in Tibet e si trova coperta di neve d'inverno.